Turismo Roma

Cosa visitare a Roma

Le sei differenze tra muffins e cupcakes!

 

Sei sono le differenze principali tra i muffins e i cupcakes, due dolcetti che a primo acchito possono sembrare molto simili ma in realtà sei sono le differenze principali tra muffins e cupcakes.

I  muffins nascono in Inghilterra nel periodo vittoriano, le loro origini sono in realtà poco nobili: all’inizio, infatti, i muffins venivano preparati per essere consumati esclusivamente dalla servitù utilizzando gli avanzi del pane del giorno prima e i ritagli degli impasti di biscotti, uniti con delle patate schiacciate. Apprezzati più tardi anche dall’alta società diventarono presto un dolce diffuso in tutta l’Inghilterra. Dall’Inghilterra i muffins vennero poi portati in America e intorno al Ventesimo sec. presero una forma molto più simile ad un dolce che ad un pane.

Tutt’oggi si distinguono i muffins inglesi dalla loro forma piatta (primaera a ciambella), cotti alla griglia, e resi soffici dal lievito di birra, dai muffins americani cotti in stampi monoporzione e resi soffici con il lievito chimico. 

I cupcakes invece nascono in America alla fine del ’700 all’inizio i cupcakes erano cotti per comodità, dentro delle tazze; questa cottura in monoporzioni era più facile e veloce soprattutto in un periodo storico in cui non avevano di certo i comodi forni di oggi! 

 

Ma quali sono le sei differenze tra muffins e cupcakes? L’orario della giornata, le dimensioni, l’impasto e poi ancora … scopri e approfondisci tutte le differenze tra muffins e cupcakes sul sito www.ilovezucchero.it leggi l’articolo Le sei differenze tra muffins e cupcakes!



Come vincere la gelosia per riconquistare ex

Quando si ama è facile entrare nel tunnel della gelosia. Spesso amore e gelosia sono tra loro collegati e viaggiano insieme. Se però diventa troppo ossessiva, la gelosia può distruggere un rapporto e arrivare a dire ti lascio.

Andiamo a studiare meglio cosa è la gelosia per capire come gestirla se ne siamo colpiti. Alla fine vedremo che sarà possibile vincere la gelosia. Iniziamo a darne una definizione anche se non è semplice. Per molti è un’emozione in quanto è una reazione repentina ad uno stimolo esterno senza utilizzare la ragione. Può portare alla perdita di autocontrollo e a fare cose senza pensare. La gelosia è anche un sentimento perché può durare a lungo, mentre le emozioni sono di breve durata. In questo caso si presenta come uno stato di ansia duraturo che è provocato sia da eventi esterni e sia da paure che nascono dentro di noi.

Tutti noi siamo persone gelose. Anche se non ti definisci geloso sicuramente ogni tanto hai qualche impulso di gelosia che prende il sopravvento per poi sparire subito. È normale in quanto la gelosia fa parte della natura umana, fa parte di noi e non la possiamo eliminare del tutto. Quello che possiamo fare non è vincere la gelosia ma conviverci e tenerla sotto controllo per non farci sopraffare.

Ci sono vari tipi di gelosia in amore. La gelosia preventiva si ha quando si cerca di isolare dagli altri la nostra ragazza per paura che ci possa tradire. La gelosia reattiva invece si ha quando reagiamo ad un tradimento vero o immaginario della donna. La gelosia retroattiva o Sindrome di Rebecca è quando siamo gelosi del passato amoroso del partner e non sopportiamo il fatto che abbia avuto altri uomini.

Colosseo

La visita turistica a Roma può iniziare dal Colosseo. Andiamo a raccontare la storia del Colosseo. La sua costruzione iniziò nel 72 sotto l'imperatore Vespasiano, della dinastia flavia. I lavori vennero finanziati, come altre opere pubbliche del periodo, con il provento delle tasse provinciali e il bottino del saccheggio del tempio di Gerusalemme (70 d.C.). L'area scelta era una vallata tra la Velia, il colle Oppio e il Celio, in cui si trovava un lago artificiale (lo stagnum citato dal poeta Marziale) fatto scavare da Nerone per la propria Domus Aurea. Questo specchio d'acqua, alimentato da fonti che sgorgavano dalle fondazioni del Tempio del Divo Claudio sul Celio, venne ricoperto da Vespasiano con un gesto "riparatorio" contro la politica del "tiranno" Nerone che aveva usurpato il terreno pubblico, e destinato ad uso pubblico, rendendo così evidente la differenza tra il vecchio ed il nuovo principato.

Nerva e Traiano fecero dei lavori, attestati da alcune iscrizioni, ma il primo intervento di restauro si ebbe sotto Antonino Pio. Nel 217, un incendio, innescato presumibilmente da un fulmine, fece crollare le strutture superiori; i lavori di restauro fecero chiudere il Colosseo per ben cinque anni, dal 217 al 222; in questo periodo i giochi si trasferirono al Circo Massimo. I lavori di restauro furono iniziati sotto Eliogabalo (218-222) e portati avanti da Alessandro Severo, il quale rifece il colonnato sulla summacavea. L'edificio venne riaperto nel 222, ma solo sotto Gordiano III i lavori poterono dirsi conclusi. Un altro incendio causato da un fulmine fu all'origine dei lavori di riparazione ordinati dall'imperatore Decio nel 250.

Dopo l'abbandono fu adibito nel VI secolo ad area di sepoltura e poco dopo venne utilizzato come castello; sotto papa Leone IV venne gravemente danneggiato da un terremoto (847 circa). A lungo utilizzato come fonte di materiale edilizio, nel XIII secolo fu occupato da un palazzo dei Frangipane, che venne successivamente demolito, ma il Colosseo continuò ad essere occupato da altre abitazioni. I blocchi di travertino furono sistematicamente asportati nel XV e XVI secolo per essere riutilizzati in nuove costruzioni, e blocchi caduti a terra furono ancora utilizzati nel 1634 per la costruzione di palazzo Barberini e nel 1703, dopo un altro terremoto, per il porto di Ripetta. Benvenuto Cellini, nella sua Autobiografia, raccontò di una spettrale notte tra demoni evocati nel Colosseo , a testimonianza della fama sinistra del luogo.

Indirizzo Colosseo

Se viene a Roma per turismo e vuoi visitare il Colosseo di seguito l'indirizzo per arrivare al monumento: Piazza del Colosseo, Roma


Fori Imperiali

Giulio Cesare decise di costruire una grande piazza a suo nome, che fu inaugurata nel 46 a.C., probabilmente ancora incompleta, e fu terminata poi da Augusto. A differenza del Foro Romano e i Fori Imperiali sono un progetto unitario: una piazza con portici sui lati lunghi e con al centro del lato di fondo il tempio dedicato a Venere Genitrice, da cui Giulio Cesare si vantava di discendere attraverso Iulo, il progenitore della gens Iulia, figlio di Enea, a sua volta figlio della dea.

Rispetto al Foro di Cesare il nuovo complesso si disponeva ortogonalmente e il tempio di Marte si appoggiava ad un altissimo muro, tuttora conservato che divideva il monumento dal popolare quartiere della Suburra. I portici che sorgevano sui lati lunghi, si aprivano alle spalle in ampie esedre (spazi semicircolari coperti), destinati ad ospitare le attività dei tribunali. Erano, inoltre, arricchiti da statue di personaggi reali e mitologici della storia di Roma e dei membri della famiglia Giulia, con iscrizioni che elencavano le loro imprese, e nelle nicchie centrali i gruppi di Enea e la statua di Romolo.

Il monumento era stato edificato come celebrazione in seguito alla conquista di Gerusalemme durante il regno di Vespasiano. In seguito ad un incendio il complesso venne ricostruito almeno in parte in epoca severiana (inizi del III secolo d.C.): in particolare a quest'epoca risale la Forma Urbis Severiana, la pianta marmorea di Roma antica incisa sulle lastre di marmo che ne rivestivano la parete di uno degli ambienti, giunta parzialmente fino a noi.

Lo spazio obbligato, in parte occupato dalla sporgenza di una delle esedre del Foro di Augusto e nel quale doveva essere preservata la funzione di passaggio della via dell' Argileto , lo costrinsero a ridurre i portici laterali ad una semplice decorazione dei muri perimetrali. Il tempio, dedicato alla dea Minerva (sua protettrice così come era stata protettrice del semidio Eracle) si addossò all'esterno dell'esedra del Foro di Augusto, mentre lo spazio rimanente era utilizzato per un ampio ingresso monumentale (la Porticus Absidata).

Indirizzo Fori Imperiali

Per visitare i Fori Imperiali devi andare a Via dei Fori Imperiali a Roma.


Musei capitolini

La sede storica dei Musei Capitolini è costituita dal Palazzo dei Conservatori e dal Palazzo Nuovo, edifici che affacciano sulla michelangiolesca Piazza del Campidoglio. La creazione del museo può essere fatta risalire al 1471, quando Papa Sisto IV donò alla città una collezione di importanti bronzi provenienti dal Laterano (tra i quali la Lupa capitolina), che fece collocare nel cortile del Palazzo dei Conservatori e sulla piazza del Campidoglio: ciò lo rende il più antico museo pubblico al mondo. La raccolta antiquaria si arricchì nel tempo con donazioni di vari papi (Paolo III, Pio V che voleva espellere dal Vaticano le sculture pagane), e fu meglio allocata con la costruzione del Palazzo Nuovo nel 1654. Il museo fu aperto a visite pubbliche per volere di Papa Clemente XII quasi un secolo più tardi, nel 1734. Il suo successore, Benedetto XIV, inaugurò la Pinacoteca capitolina, acquisendo le collezioni private della famiglia Sacchetti e della famiglia Pio.

Nel Palazzo Nuovo, oltre alla statua dell’imperatore che risale al II secolo d.C., si possono ammirare il Discobolo, originale greco di cui rimaneva solo il tronco del corpo trasformato dallo scultore francese Monnot in un guerriero ferito, la statua del Galata Morente, opera romana del III secolo d.C. copia dell’originale greco, il Fauno Rosso ritrovato a Tivoli nella villa di Adriano, ed un bellissimo mosaico ritrovato sempre nella stessa villa e conosciuto come il Mosaico delle Colombe.

La visita nell’altro edificio dei musei, il Palazzo dei Conservatori, è compresa nello stesso biglietto di entrata; vi si può accedere sempre dalla piazza o da una galleria sotterranea scavata (Galleria di congiunzione) negli anni trenta e attualmente allestita come Galleria Lapidaria (cioè preposta all'esposizione delle epigrafi), che dà accesso anche al Tabularium e unisce i due edifici. Qui si trova la pinacoteca dei musei nel cui catalogo c’è il famoso dipinto del San Giovanni Battista, opera del Caravaggio.

Indirizzo Musei Capitolini

Per visitare i Musei Capitolini bisogna andare a Piazza del Campidoglio 1 a Roma



This free website was made using Yola.

No HTML skills required. Build your website in minutes.

Go to www.yola.com and sign up today!

Make a free website with Yola